
I robot
di fino a pochi anni orsono sono quasi sempre da considerarsi
a mio avviso quasi una riedizione di bambole per maschietti,
oggi non piu', la tecnologia si e' sviluppata a tale punto che
sia fuori che sopratutto dentro il loro cuore ( di robot ) pulsa
nuova vita, nuove interpretazioni non solo nel vederli, ma anche
nell'usarli. Capita infatti che dentro il loro petto si accendano
cip sofisticatissimi, con funzioni inpensabili solo pochi anni
fa. Inoltre, sia i nuovissimi materiali che le nuove concezioni
di progettazione-stampaggio, permettono la realizzazione su
larga scala di particolari che possono forse anche apparire
oramai scontati in un'era tecnologica, ma che in alcuni casi
sono il succo anche di vera arte, parlo dei modellisti, ma anche
degli ingegneri che li progettano... perche' oggi spesso il
robot e' il connubio di scienza e poesia. Gli stessi marchingegni
e diavolerie poi si stanno specializzando, producendo tra breve
degli automi che probabilmente ci seguiranno non solo in casa,
questione solo di tempo io credo. Io non sono quel che si dice
un " malato " del robot, ma spesso quando li riparo
o li modifico, anche quelli statici, qualcosa dentro di me si
inchina; naturalmente cio' mi accade piu' per questioni inerenti
al " come tecnologico " sono realizzati certi modelli,
ma devo dire che anche esteticamente, pur rimanendo nell'ambito
di una evidente cultura di forme sicuramente giapponese ( o
nei limitrofi ) e quindi difficilmente motivabile a fondo, in
occidente almeno, c'e' un qualcosa di possente in queste loro
forme, che non e' solo l'esagerazione di spalle o di armi super-laser,
come dico c'e' un filo conduttore, che forse a noi occidentali
sfugge nella sua completezza, ma si intuisce che ogni forma
e volume, pur nel fantastico, e' pur motivato da regole, lo
e' sicuramente, perche' nell'insieme c'e' coerenza, continuita'
plastica in queste forme, direi armonia. Possono piacere o no',
ma rimangono sempre dei giochi e vanno considerati prima di
tutto come tali, cioe' dei tramiti alla crescita individuale
della persona; molti di questi robot giungono nelle mani di
bimbi o di adulti ex bimbi ( o di bimbi che non si decidono
a diventare adulti... o che non vogliono assolutamente diventarli...
fate un po voi ) che in ogni caso generalmente hanno visto prima
gli stessi oggetti nei cartoni animati e poi li hanno ritrovati
materializzati nelle vetrine di giocattoli o di modellismo.
Questa sequenza di visione e poi materializzazione secondo me
scosta un poco questo tipo di gioco dagli altri e lo porta in
alcuni casi potremmo forse dire a piani di consapevolezza e
continuita' almeno diversi dal solito. Pensieri da fuso per
i giochi, si', c'e' questa eventualita', ci ho pensato, ma sinceramente
sto benissimo cosi', non molesto le paperette e quindi...
In ogni
caso un gioco va usato ed a volte si deteriora o si rompe e
speciamente nel robot cio' accade con piu' frequenza, anche
nel collezionismo adulto da vetrina . Cio' secondo me purtroppo
e' principalmente dovuto da una progettazione, che se da una
parte si dimostra veramente ad alti livelli ( guardate per esempio
come sono quasi sempre progettati gli snodi che sfidano lo spazio,
dico per articolare o trasformarsi ), dall'altra sembrerebbe
invece non tenere conto dell'usura, delle eventuali torsioni
volontarie o meno; accade allora, complice anche la plastica
che sta sostituendo le durevoli leghe al magnesio-alluminio,
che basti anche un colpo all'imballo, di un robot nuovissimo
e quindi mai usato, che viaggia per posta... per rompersi !
Me ne
arrivano parecchi da riparare nuovi, ancora imballati, per esempio
"spezzati", ma non solo.
Nella
foto sotto, il mandrino del mio tornio sta per scodellare un
perno in lega proprio per ovviare ad una rottura di questo genere,

ma
non sempre basta, perche' l'alloggiamento del perno nuovo e
robusto spesso avra' anche bisogno di una base nuova che "tenga"
bene il tutto, interna ed ovviamente invisibile, sulla quale
potersi agganciare stabilmente, durevolmente e garantendo anche
una certa frizione; diversamente il modello poi rifiutera' di
stare dritto nelle varie pose possibili. Bisogna insomma non
tanto biasimare chi ha progettato cosi' bene, ma anche dimenticato
forse qualcosa, ora qui si deve dimenticare ogni critica sterile
e produrre, provando, sbagliando, rifacendo, fino a quando :
FUNZIONA !


Ed eccoli
di nuovo belli dritti, ragazzi la compagnia e' bella.... ma
ora tornate dai vostri padroni.


Non perdiamo la
testa... anzi si e' proprio staccata !!!
Ecco unfatti un
Gagofighgar con
la testa tra le nuvole

Capita che a causa
di un urto, a volte anche solo durante il trasporto di una scatola
mai aperta, ci si ritrovi con qualcosa di rotto, i giunti e
gli snodi ovviamente sono le parti che piu' frequentemente ci
possiamo ritrovare rotti, la plastica di giunzione e' comoda,ma
anche delicatissima
SI RIPARANO ( e
con ricambi questa volta in metallo piu' duraturo )

La verniciatura
e' poi un discorso relativamente nuovo, ma si affaccia a volte
pure lei. Oggi e' industriale e raggiunge livelli ottimi, ma
a volte pu' capitare che si sfogli da sola per bolle o per fondi
difettosi, ma poi anche noi, giocandoci possiamo rovinarla senza
volerlo...
SI SISTEMA

Il torso
comunque e' probabilmente la rottura piu' frequente, i robot
son belli, disegnati e progettati con mirabile fantasia e capacita',
ma qualcosa riguardo alla robustezza a volte lascia un po a
desiderare... o magari ci e' caduto
UN PERNO
IN ACCIAIO OD IN LEGA AERONAUTICA ?
lo si fa

ECCO QUALCOSA
DA VEDERE SULL'ARGOMENTO :
PERNI
& GIUNZIONI
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Le
copie, le migliorie o la modifica completa
dei
perni, sia di snodo che di trattenimento,
sono
generalmente eseguite a tornio, con l'ausilio di taglienti
spesso
autocostruiti dal sottoscritto
e
con materiali che volta per volta
ritengo
piu' adatti,
quali
il ferro, il nylon, il teflon, il pvc alta pressione,
l'avional,
l'alluminio, l'ottone, a volte l'acciaio temperato poi,
ma
le tolleranze, alla fine, vanno sempre valutate e rifinite
a
mano, da qui spesso i miei ritentare e rifare da capo,
cio'
ovviamente prima di riconsegnare;
tutto
da me viene testato per garatirne la durata,
e
di conseguenza i tempi di lavorazione non sono sempre velocissimi,
puo'
comunque sempre capitare che,
avendo
magari pezzi simili da produrre di altri giunti da me prima,
avvenga
un " miracolo " ... quindi : gia'
fatto ?!?!?!
te
lo auguro, cosi' siamo nel caso
piu'
contenti ambedue.

bella domanda...
ma all' oggi cio' sara' probabilmente solo perche' non ne ha
voglia.
In ogni caso :
Sei riuscito a romperlo
in un modo veramente creativo ?
Tuo fratello piu'
piccolo e' un terminator pazzesco ?
Hai un gatto curioso
e dispettoso come il mio ?
Il tuo mastino banchetta
soddisfatto con i tuoi trasformers ?
Il tuo robot preferito
e' rotto, ma come al solito non e' stato nessuno ?
contattami, ne sorridiamo
insieme, poi se vuoi e se posso te li riparo.


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